giovedì, settembre 01, 2005

Impara l'arte e ...

Per salvare le opere d'arte italiane in periodo di crisi economica la fondazione no-profit CittàItalia punta sulla buona volontà (e soprattutto) sui soldi dei cittadini.lanciando una campagna-choc per promuovere «Le giornate dell'arte», campagna di raccolta fondi per il restauro dei beni culturali italiani, organizzata dal 24 settembre al 2 ottobre.
Alcuni giornali inglesi si sono scagliati contro il governo italiano reo di aver stanziato solo 26 milioni di euro per il restauro di chiese, palazzi, conventi e musei; meno della metà della somma che studi indipendenti indicano necessaria per il solo mantenimento delle opere.
Possibile che il pubblico non funzioni mai e che si debba sempre ricorrere al buon cuore dei cittadini?
Possibile che il pubblico si impantani sempre in lungaggini e strettoie, dove in mille rivoli viene sperperato il denaro?
Possibile che, visto che l’Italia possiede “solo” il 50% delle opere d’arte mondiale, ci fossilizziamo nella chimica o nella siderurgia?
Credo che con il turismo e la cultura potremmo vivere tutti, ma l’arte non viene più nè imparata né riparata!

1 Commenti:

il giorno 01 settembre, 2005 12:20, Anonymous Anonimo scrive...

Che stiamo raschiando il fondo del barile per trovarvi ancora la medesima merda questo è scontato.
Oramai il "pubblico" in Italia è allo stremo, non ci sono più i fondi per fare nulla, figuriamoci l'arte, che - nella mente di qualcuno - non serve a nulla. Meglio puntare sul turismo di massa. Guarda la nostra Venezia: tutti incanalati nel miglio dorato Rialto/San Marco a farsi fregare decine di euro per una bottiglia d'acqua minerale. Nel resto della città sparuti turisti "alternativi", troppo alternativi.

 

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