Ministri candidati
In questo periodo di par condicio ferrea, dove programmi televisivi (che tanto non guardavo) vengono sostituiti da film, alcuni candidati spiccano perché ogni giorno sono sui media: ogni giorno dichiarazioni di Brunetta e Zaia vengono commentate, lanciate, rese pubbliche da radio, tv e giornali. A quanto pare, un ministro non è soggetto a restrizioni se parla da ministro. Molte delle cose possono essere condivisibili, insensate, provocatorie … purchè se ne parli: gli elettori, che così non “vedendo” altra alternativa, saranno incanalati nell’esprimere il loro voto e comunqu decideranno gli elettori. Premesso che io personalmente non sono capace di fare due cose contemporaneamente ed ammiro chi invece riesce a farne più d’una, riporto una frase di Brunetta che mi ha sconcertato: “Vinco subito, se perdo non farò opposizione”.Questo significa che per fare il ministri-sindaco si può/riesce/appaga mentre fare il ministro-semplice consigliere di opposizione non si può/non riesce/non appaga.
Per me è tradire la fiducia degli elettori: se sono tanti ... bene, se sono pochi ... chi se ne frega!
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