lunedì, giugno 12, 2006

Seborga

Siamo abituati a pensare a cavalieri, regni e principesse, come a storie del passato, più legate alle fiabe che alla realtà. In Italia invece, ed è cronaca di oggi, esiste un regno che, tra complotti, diritto a batter moneta e questioni sanitarie cerca di farsi luce nel panorama internazionale. Il teatro è Seborga, 320 anime nell’entroterra di Bordighera. La principessa Yasmine von Hoenstaufen, che si dichiara discendente di Federico II, rivendica la sovranità del borgo quale “avamposto del principato di Gerusalemme”. Ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché “Seborga torni allo Stato italiano, a patto che non sia più consentito da parte di usurpatori di manipolare la storia del Sacro Sito del Santo Sepolcro”. Le fa eco il principe Giorgio I: “questa tizia non può dare a nessuno quello che non è suo” mentre cerca di sistemare dell’assistenza sanitaria e della pensione con un’assicurazione collettiva.
Tutto questo chiasso ha portato comunque a far affari d’oro nei pochi negozi del paese invasi dai turisti che per acquistare qualsiasi souvenir possono sborsare solo “luigini”.

2 Commenti:

il giorno 23 luglio, 2008 12:00, Anonymous Anonimo scrive...

seborga è una cittadina molto accogliente , il principe giorgo molto bravo e d'animo gentile infatti ha fatto molte opere di beneficenza.

 
il giorno 01 novembre, 2008 11:35, Anonymous Anonimo scrive...

Segnalo il sito dell’associazione di volontariato Seborga nel Mondo Onlus
http://www.seborganelmondo.org , un’associazione di Cooperazione Internazionale del Principato di Seborga

 

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