mercoledì, marzo 29, 2006

Che cosa vogliamo nascondere?



I titoli del TG5 di ieri sera non hanno accennato alla rimostranza della Cina, ma strombazzavano che la crescita economica non era più ferma!
L’euforia mi pervase: “parto prevenuto con questo governo” ho pensato.
Ed invece nel servizio dicono, sottovoce, che passiamo dallo 0 (zero!) allo 0,1 (zero virgola uno!). Caspita che salto! Sabato u.s. sono stato cazziato e pesantemente apostrofato da un “forzista” che riteneva le mie teorie economiche studiate all’università non basate sulla realtà. “Cosa ne sanno i professori … ” è l’unica frase riportabile.
Se la nostra società è basata sull’economia tutti, tranne uno, sanno che si devono pesare le parole, soprattutto quando si ricoprono posti istituzionali e soprattutto quando si fanno riferimenti ad altri popoli.Gli fa eco Tremonti che auspica dazi per i prodotti cinesi, dimenticando che qualsiasi forma di protezionismo ha arrecato sempre danni nel medio e lungo periodo e dimenticando, tra l'altro, che la Cina festeggia il 2006 come anno dell'Italia! Anche NEWSWEEK, che non può essere considerato di parte, rilanciato dal De profundis di Beppe Grillo, riporta un’analisi non fantasmagorica dell’Italia: “Numerosi uomini di business europei sono preoccupati che in futuro l’economia italiana si deteriori al tal punto da costringere l’Italia ad uscire dall’euro”.
Che cosa vogliamo nascondere? E‘ ora di riboccarci tutti le maniche …