mercoledì, febbraio 23, 2005

I° Valorizzarci

Le notizie che arrivano dalla UE non sono incoraggianti per noi italiani: dopo aver “perso” il presidente ed un commissario importantissimo, quello all’antitrust, abbiamo pian piano ceduto ad altri stati anche i vari capi dei dicasteri, alti funzionari e controllori.
Sarcasticamente il Corriere riportava il fatto che, a differenza di altri stati, noi ci rafforziamo per il maggior numero di uscieri!
Ci siamo poco valorizzati in Europa e pian piano stiamo perdendo posizioni a scapito di Francia, Germania ed Inghilterra, ricordando che quest’ultima non ha neanche addotto l’Euro!
Ora, solo una piccola parte dei vari documenti, il riassunto, viene tradotto in italiano a scapito delle due lingue ufficiali (inglese e francese) e quello dello stato con maggior peso (tedesco): già questo, sommato alla mancanza di nostri connazionali dai punti chiave, porta ad un progressivo allontanamento, all’assimilazioni di informazioni in tempi lunghi ed a scarsa considerazione.
Se sommiamo poi i “fatti” che caratterizzano la nostra politica ed i nostri politici il gioco è fatto! Non ci deve meravigliare che la TV norvegese abbia mandato in onda uno spot sulla libertà della TV stessa contrapponendola alla TV italiana troppo “vincolata” al Presidente del Consiglio!
Ci dobbiamo valorizzare vista la nostra tradizione, cultura ed ingegno, ed in Europa non dobbiamo far pesare le distinzioni di politica interna: i vari distinguo, in ogni caso, sono dannosi a tutti gli italiani.

2 Commenti:

il giorno 24 febbraio, 2005 14:12, Anonymous Anonimo scrive...

Mah... più che valorizzarsi credo che la gran parte dei politici italiani dovrebbero termo-valorizzarsi come si fa con le immondizie, perché quello sono. In Italia è ben chiaro che la politica è un lavoro (molto ben retribuito e privilegiato) e come tale chi ne fa parte se lo tiene ben stretto. C'è poco da valorizzare... guarda chi abbiamo a capo del governo...

 
il giorno 24 febbraio, 2005 17:36, Blogger Daniel Wolf scrive...

Purtroppo, soppatttutto in Europa, non sentiamo lo spirito di patria.
Una pezza l'ha comunque messa il presidente Barroso, anche se resta pur sempre una pezza.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/02_Febbraio/24/barroso.shtml

 

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