martedì, febbraio 28, 2006

Terza persona

Da qualche tempo è iniziata una trasformazione del linguaggio, per cui vari personaggi politici o sportivi rispondono alle varie domande non più in prima persona. Dal più antiquato plurale majestatis si è passati ora alla moderna terza persona singolare.
Invece di dire cosa uno ha fatto o cosa pensa confermandolo in prima persona, qualcuno risponde dicendo che “tizio” (ovvero se stesso) ha fatto così.
Non capisco se è una forma di autocertificazione, se si vuole far credere che tutti al posto dell’intervistato avrebbero fatto così, oppure questa forma viene utilizzata per dire alcune cose ed al tempo stesso averne un po’ di distacco, come se si volesse dire e non dire.
E’ come se scrivessi: “Daniel Wolf pensa che chi parla di sé in terza persona abbisogni dello psicologo”.

1 Commenti:

il giorno 01 marzo, 2006 10:24, Anonymous Anonimo scrive...

Daniel Wolf parla con lingua biforcuta. Augh, grande capo Jazzer seduto ha detto! :-)

 

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