martedì, ottobre 18, 2005

8 PER MILLE: meglio fare la guerra che sconfiggere la fame

Tutti sappiamo che con la nostra firma possiamo destinare l'8 per milledei gettito fiscale IRPEF per progetti sociali gestiti dallo Stato o da una delle chiese "convenzionate". La Legge che ha istituito questo fondo (n. 222 del 1985) stabilisce chiaramente che lo Stato deve utilizzare i fondi "per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali". I cittadini vengono quindi invitati a scegliere una delle due possibilità: contribuire al sostentamento e agli "interventi caritativi" di una delle chiese, oppure preferire un fondo statale destinato alla cooperazione internazionale o ai beni culturali. Non è proprio così. Nel 2004, l'80% dei fondi dell'8 per mille destinati allo Stato, circa 100 milioni di euro, è stato usato per spese militari, in gran parte per finanziare la guerra in Iraq. Con la scusa che gli interventi militari italiani sono missioni di pace e quindi di aiuto umanitario, il governo ha palesemente infranto la legge. La campagna Sbilanciamoci, alla quale aderisce anche Mani Tese, ha fatto i conti: agli interventi contro la fame del mondo è stato destinato lo0,9% dei fondi, ai rifugiati lo 0,6%, ai beni culturaliil 13,8%, alle calamità naturali il 5%. Tutto il resto, il 79,6%, sonospese militari. Si tratta di una palese violazione della volontà dei contribuenti che va ad aumentare, in maniera nascosta, le spesemilitari, che pure sono in costante crescita negli ultimi anni. Il messaggio è chiaro: nonostante i proclami, ripetuti in tutti gli incontri internazionali, di voler aumentare i fondi per la cooperazione, il governo italiano è interessato solo alla guerra, in particolare allaguerra in Iraq che avviene in esplicita violazione delle norme internazionali e dei buon senso. "Aiutiamoli a casa loro" si sente ripetere da molti partiti di governo. Dato che anche i soldi dell'8 per mille vengono usati per distruggere più che per costruire, forse si tratta di aiutarli a casa loro ... a morire.
F. Manucci - Mani Tese

10 Commenti:

il giorno 18 ottobre, 2005 17:25, Anonymous Anonimo scrive...

No lo sapevo. Grazie di avermi informato (e ti linko pure). Da parte mia sono anni che il mio 8 per mille va alla Chiesa Valdese (che tra le altre cose pubblica on-line i bilanci).

 
il giorno 18 ottobre, 2005 19:35, Anonymous Anonimo scrive...

La situazione è radicalmente diversa da quanto espresso, in particolare quanto detto è puramente falso.
O meglio, credo sia frutto di un'incomprensione, in quanto, un'anomalia nella gestione statale dell'8 per mille c'è, ma è diversa:
Non viene violata nessuna legge da parte dello Stato, (http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/dpcm23112004.pdf da questo documento è possibile leggere dettagliatamente l'uso fatto) l'anomalia è che per la legge 350/2003 (la finanziaria per il 2004) il gettito dell'8 per mille devoluto secondo i termini della precedente legge (umanitari, fame, bla, bla, bla) viene decurtato a priori di 80 milioni di euro.
Nel 2004 dunque di 100 milioni circa ne sono stati usati per scopi umanitari (descritti nel documento sopra) solo 20 milioni, l'80% è formato da quegli 80 milioni che per legge non vanno usati per scopi umanitari, ma vanno nelle casse dello Stato (usati dunque per ogni scopo, anche militare, ma non solo).

A francesco. Il tuo 8 per mille purtroppo non è mai andato alla Chiesa Valdese, ma solo in una piccolissima percentuale, il sistema infatti, non permette di scegliere a chi destinare il proprio 8 per mille, ma di votare un destinatario. Il totale viene poi destinato secondo le percentuali delle scelte dei contribuenti. Questo per sottolineare che, anche non scegliendo nessun destinatario, per l'87% va alla Chiesa Cattolica..

 
il giorno 18 ottobre, 2005 19:40, Anonymous Anonimo scrive...

C'è un bell'articolo su wikipedia che spiega tutte le curiosità e i cavilli dell'8 per mille.

 
il giorno 19 ottobre, 2005 09:04, Anonymous Anonimo scrive...

No Stefano non è corretto quello che dici sulla ripartizione: le quote di chi firma vanno davvero alla Chiesa prescelta o allo Stato, quelle che vengono ripartite in percentuale sono le quote di chi non firma che vengono - scandalosamente a mio giudizio - suddivise tra tutti i soggetti secondo le percentuali determinate dalle scelte (87% chiesa cattolica ecc.. ecc..)

 
il giorno 19 ottobre, 2005 10:38, Blogger Daniel Wolf scrive...

Caro fischi.org,
ma lo hai letto l'articolo che hai citato? Un breve passaggio recita così: "Nel 2004 lo Stato ha ricevuto circa 100 milioni di euro; sottraendo gli 80 milioni di euro che, a partire dalla finanziaria 2004, vengono trasferiti al bilancio generale, rimangono 20 milioni di euro ..."
Nessuno mette in dubbio che le cose siano state fatte secondo la legge, ma è proprio questa ad essere stata "manipolata" contro i principi dell'8 per mille o per lo meno contro l'opinione comune, suffragata anche da spot non esaustivi.

 
il giorno 19 ottobre, 2005 11:26, Anonymous Anonimo scrive...

Francesco, in realtà non cambia nulla :P

Wolf, l'ho letto e infatti quello di cui parli è nel commento sopra, ma cosa c'entra tutto ciò con quello che è scritto nel tuo articolo

 
il giorno 19 ottobre, 2005 11:27, Anonymous Anonimo scrive...

...poi l'articolo che ho citato in larga parte l'ho scritto io :P

 
il giorno 19 ottobre, 2005 12:02, Anonymous Anonimo scrive...

Eh no, accidenti, non è la stessa cosa. Almeno il 39.6% dei contribuenti, cioè quelli che hanno firmato, sanno dove vanno i loro soldi. Certo il restante 60,4% di non firmatari non ha deciso, ma l'ho già definita scandalosa questa suddivisione. E anche in questo apprezzo i Valdesi che non vogliono i soldi di coloro che non li hanno personalmente destinati.
Sul resto concordo con il Lupo

 
il giorno 19 ottobre, 2005 16:56, Anonymous Anonimo scrive...

propongo di diventare tutti evasori...così non finanziamo le guerre!
a causa dell'istituto del sostituto d'imposta purtroppo i lavoratori dipendenti non hanno il libero arbitrio in queste cose!
non mi resta che contribuire allo sterminio...
carmilla

 
il giorno 20 ottobre, 2005 03:38, Anonymous Anonimo scrive...

"Non è proprio così. Nel 2004, l'80% dei fondi dell'8 per mille destinati allo Stato, circa 100 milioni di euro, è stato usato per spese militari, in gran parte per finanziare la guerra in Iraq. Con la scusa che gli interventi militari italiani sono missioni di pace e quindi di aiuto umanitario, il governo ha palesemente infranto la legge."

Continuo ad affermare che quanto riportato sopra sia tutta una stronzata. Primo perchè non è vero che l'80% dei fondi sono sati usati a scopi militari, ma trasferiti alle casse. Secondo perchè non è stata palesemente infranta alcuna legge, è stata semmai palesemente cambiata.

 

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