giovedì, novembre 24, 2005

Panettone

Ho scoperto una cosa che mi rende molto nervoso: è il traffico.
Sono stanco di non veder rispettate le semplici regole del codice stradale. Ad esempio il cartello che indica il divieto di sosta indica un’area dove non è possibile parcheggiare e non vuol dire che si può se non c’è il vigile!
“Un attimino solo” e l’autobus dietro si ferma per due attimini che fa fermare per tre attimini l’auto successiva, intanto scatta il semaforo: per colpa di un attimino tutti fermi in coda!
Non si riesce nemmeno a camminare sui marciapiedi perché invasi dal parcheggio selvaggio: sono per la linea dura.
Paletti di ferro, panettoni di cemento, dissuasori per la velocità sono più efficaci dei cartelli colorati.
La città è dei pedoni e non delle auto!

mercoledì, novembre 23, 2005

Il passante di Martellago

Dopo la riunione di giovedì u.s. sul passante, affisso per le vie di Martellago (ma gira anche via e-mail) c’è il discorso di Giovanni Brunello. Ironicamente trascritto, mette in luce tutte le lacune dialettiche del sindaco di Martellago, stigmatizzando l’incapacità di gestire le problematiche relative ai 60 m di asfalto tra le case di Martellago.
Va comunque stimata una persona che sta mettendo cuore ed anima per difendere, per quel che conta, un po’ di diritti dei suoi cittadini.
Chi ha fatto quei manifesti si deve invece vergognare perché solo i meschini lanciano accuse nascondendosi nell’anonimato o fanno demagogia sulle espressioni e non sui contenuti!
Tutti in sala, quella sera, hanno capito cosa intendeva: in un discorso riportato manca la gestualità e la contestualità.
Nessuno ha comunque sollevato il vero problema che sta sotto. C’è in atto uno scaricabarile tra commissario straordinario, commissario delegato, procura, sovrintendenza, regione, comuni limitrofi, politici a parole contrari ma nei partiti a favore … tutti cercano di scaricare su chi non ha nessun potere di decisione, ma che si trova quotidianamente a contatto con i problemi e le incazzature dei cittadini. A chi resta in mano il cerino acceso?
Maurizio Danese (Gazzettino 19 Novembre 2005): "Il sindaco di Martellago, Giovanni Brunello, sembra uscito da un libro di Meneghello. Gli manca il tabarro e il mezzo toscano, ma la passione sanguigna dei sindaci di un tempo che venivano dal popolo ce l'ha tutta. Brunello fa i conti con strade e illuminazione, fossi e semafori. Si vede da come gestisce l'assemblea che conosce tutti ad uno ad uno e di tutti sa più di quel che sanno loro. Dunque, non accetta furberie e novello gladiatore doma un'assemblea che fino all'ultimo tuona contro il Passante, pur sapendo che è una battaglia persa. ".
Il passante di Mestre passa per Martellago!

lunedì, novembre 21, 2005

Ceppo/a

Quest’anno mi sono fatto influenzare!
Quest’anno ho seguito la massa.
Quest’anno, dopo essere stato bombardato dai media sui vari ceppi, mi sono fatto vaccinare contro l’influenza.
Ho comprato il vaccino in farmacia, dopo essere stato per alcune settimane in lista d’attesa: costo stampigliato sulla confezione circa 15 euro.
Ho pagato il mio medico di base perché mi facesse l’iniezione: costo scritto sulla porta ambulatoriale 10 euro.
Il giorno dopo sono stato spossato e febbricitante, tanto da farmi restare a casa, sotto le coperte.
Oggi mi chiedo se tutto abbia avuto un senso o se ho fatto anche io gli interessi delle sole case farmaceutiche.
Mi chiedo se non sarebbe giusto denunciare per procurato allarme tutti quei giornalisti che hanno associato la vaccinazione antinfluenzale con i pericoli dell’influenza aviaria.
Mi chiedo se non sarebbe giusto che fosse lo stato a vaccinare gratuitamente tutti, visto che il minor ricorso alla malattia aumenta il PIL.
Sperando che il ceppo iniettatomi sia per lo meno quello gusto …

venerdì, novembre 18, 2005

Eolo

"Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Dallo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto dicondizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta."
Poi il nulla. Buio completo!
"Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati."
Se la cosa è vera ... è quantomeno un'idea geniale.
(tratto da una mail che gira in internet)

martedì, novembre 15, 2005

Il caso Venezia

A qualche mese dall’elezione a sindaco di Massimo Cacciari, vi è lo scontro nei Ds per via dei “ribelli”.
I saggi hanno accertato l’«incompatibilità» con il partito dei nove «dissidenti» - i dirigenti diessini veneziani che sostennero Cacciari contro le indicazioni del partito per Casson.
Per la cronaca e per volere di Roma, alcuni di questi dissidenti sono entrati a far parte della giunta Cacciari.
Ora da più parti della dirigenza Ds si chiede all’interno del partito il rispetto delle regole e quindi la posizione scomoda dei nove dissidenti ribelli è emersa maggiormente.
L’assessore DS Mara Rumiz – ribelle - rilancia la palla a Roma, «dove il partito in tutti questi mesi è rimasto fermo», ignorando le «lacerazioni pesantissime che si erano create nei Ds e nel centrosinistra».
Ora il “caso Venezia” per i Ds è un pasticcio, oltre che un paradosso, che mette in imbarazzo la Quercia su più livelli, con assessori alla guida di una importante città, ma fuori dal partito.
Sono contento di aver contribuito alla vittoria di Cacciari.

sabato, novembre 12, 2005

L'asilo

Riporto solo alcune righe dell'articolo del Corriere sulle "quote rosa".
"Certo, venire a sapere che era scoppiato in lacrime Calderoli sarebbe stato più commovente. Certo, leggere che Prestigiacomo, trattata come una ragazzina petulante dal premier, era uscita a testa alta esibendo fredda indignazione sarebbe stato più dignitoso ...".
"Ma la Prestigiacomo scatta («Questo non è un mio capriccio, c’era un impegno preciso») e fa per andarsene. E il Cavaliere: «Stefania, ti prego, non fare la bambina». E lei: «Non ti permetto di dire che faccio la bambina...». E scoppia in lacrime. Lascia la sala ...".
E' il Consiglio dei Ministri o l'asilo?

venerdì, novembre 11, 2005

Auto TV

Hanno inventato la TV auto-generante. Che bello!
Una volta servivano le idee, i contenuti, ora basta semplicemente un fatto per creare più di un programma televisivo.
La Tv parla di se stessa ed idolatra i propri personaggi auto-referenziandoli.
Caso ora di punta è la trasmissione di Celentano. Nascono come funghi, trasversalmente tra i canali e trasversalmente tra la Tv pubblica e privata, programmi di approfondimento, di discussione basati su un programma che è stato strasmesso.
Che vi sia una sorta di grande regia per la costruzione dei palinsesti o più semplicemente il livello medio degli spettatori si è talmente abbassato che per fare ascolto basta inserire qualche gossip?
Onde evitare problemi ... mi astengo dal guardare gli auto-programmi.

giovedì, novembre 10, 2005

Lavoro = pace

Dopo gli ennesimi scontri notturni parigini, mi sono riproposto di scriverne un commento. Ora saltano al pettine nodi mai risolti: città satelliti, architettonicamente costruite per essere dormitori, integrazione mai veramente realizzata per via dei distinguo di ciascuno, illusione pubblicitaria di avere tutto e subito.
I miti facili e veloci vanno presto in frantumi.
La classe politica ha le sue colpe nel ghettizzare le persone.
Credo che l’unico strumento di pace, di vera pace sociale, sia il lavoro.
Si dovrebbe cercare di dare un lavoro a tutti, anche se non tutti sono portati o possono fare gli amministratori delegati!
Si ridurrebbero drasticamente gli ammortizzatori sociali e farebbe rigirare l’economia, non il profitto sfrenato di pochi imprenditori!
Il lavoro occupa una persona per l’intera giornata, gli dà uno scopo di vita, dei soldi in cambio e non si ha più tempo per andare ad incendiare la “propria” auto.
Nel panorama italiano, i soliti imbecilli non avrebbero più tempo ad esempio di andare allo stadio solo per i tafferugli.
Visto che hanno tempo ed energie per sfogarsi, propongo di organizzare dei campi di lavoro gratuiti per edificare opere della collettività, anche, mio malgrado, se fosse la costruzione del passante di Mestre!

lunedì, novembre 07, 2005

Kakuro

Non voglio commentare i vari tafferugli in Francia, le leggi "contra personam", le minacce di Al Qaeda, la finanziaria ter, il bebè di Totti, l'omicidio per un parcheggio, il caso Bonolis, il duello Juve-Milan ...
con quello che sta succedendo in Italia e nel mondo, proverò ad estraniarmi con kakuro, un nuovo gioco che affianca il sudoku.